IoT
Internet of Things, oppure dovremmo dire Internet of Telefonino.
Con i nostri smartPHONE, siamo diventati le cose che alimentano Big Data. Una banale lettura del codice a barre di un prodotto in commercio attraverso l’app del telefonino è una vera e propria sessione di Data-Entry. Il dato appena generato ha una sua logica all’interno di un modello fruibile per diverse finalità a diversi livelli.
Quali sono i limiti di un telefonino? quali i limiti di Google? Le nostre ricerche web ci posizionano in un’area di contenuti circoscritta e per questo limitata?
I nuovi smartPHONE hanno connessioni NCF, leggono Barcode, comunicano BLE e sono collegati a delle cose chiamate umani.
IoB
Internet of Behaviour
Uno degli strumenti più utilizzati nella valutazione dell’efficacia di una campagna web è chiamato “shopping behaviour analysis”.
IoB, acronimo ancora non canonizzato, pone in rilievo il potenziale di omogeneità nel contesto temporale tra i dispositivi IoT e gli altri dispositivi.
Un semplice tratto di penna lanciato a caso sull’atlante dei concetti tecnologici porta ad elaborare una serie di potenzialità progettuali alla base di prodotti e servizi del mercato prossimo.
Adolfo Pacielli